DALLA “MAPPA…. ALLA CACCIA AL TESORO”
A CURA DELL’INS. BELLINO PIERA
MAPPE
PERCORSO SEGUITO DAL GRUPPO “GRANDI” CON LA
MAESTRA PIERA
L’avvio al percorso è stato dato dall’insegnante
con la proposta di un classico “nascondino” da interno. Un bambino esce dalla
classe, un altro nasconde un piccolo oggetto, il primo giocatore rientra e
cerca l’oggetto guidato dai compagni che dicono “acqua” se è lontano
dall’obiettivo, “fuochino” se si avvicina e “fuoco” se è molto vicino. Il gioco
è divertente, lo ripetiamo per alcuni pomeriggi. Se la ricerca è troppo
difficoltosa introduciamo la possibilità di dare indicazioni ( è vicino alle
costruzioni… guarda in alto..), ma c’è un problema: facciamo troppo rumore. I
piccoli riposano, non dobbiamo svegliarli. Come si può fare? “DISEGNAMO LE
MAPPE!”
DI MAPPA IN MAPPA
il
gioco prosegue con mappe, a volte, più particolareggiate, indicanti mobili,
giocattoli, tappeti. Visto che questi indizi sono abbastanza comprensibili per
tutti, perché non allargare i nostri orizzonti e tentare la creazione di una mappa
della sezione TARTARUGHE?
Dopo aver discusso sulla forma e sulle dimensioni
del foglio, si decidono gli elementi utili e indispensabili perché la mappa sia
comprensibile. Quindi disegneremo i mobili, ma non i giochi che vi sono contenuti; i tavoli e le
sedie, ma non i bambini; la porta e le finestre, ma non i disegni appesi ai
muri.
E GIOCHIAMO ALLA CACCIA AL
TESORO!
Con la mappa in formato
ridotto ognuno ha potuto organizzare una propria caccia al tesoro, segnando con
l’indispensabile X il nascondiglio e consegnandola
ad un compagno, gli altri bambini erano autorizzati ad elargire consigli.
DALLE MAPPE AI LABIRINTI (attraverso i
percorsi)
È
stato proposto al gruppo dei grandi di preparare qualche gioco per i bambini
che sarebbero venuti a visitare la mostra di fine anno. La prima idea è stata
di organizzare una caccia al tesoro con la nostra mappa, ma la mostra sarà
allestita alla scuola media Straneo e gli spazi saranno diversi… Come fare?
Qualcuno
propone di fare delle “schede”, con le strade disegnate, per andare da una
parte all’altra e tutti si cimentano a produrre percorsi più o meno complicati
Alcuni
percorsi sono così ricchi di svolte e intersezioni da sembrare veri e propri
LABIRINTI.
PROBLEMA:
CHE COS’E’ UN LABIRINTO?
COM’E’
FATTO?
Il
gruppo DINOSAURI ha risposto così:
ALICE
B. – si può fare anche con l’erba, con tutti gli spazi tranne le righe d’erba
tutte vicine: lì non si può passare.
ANDREA
– ho visto un labirinto fatto anche in un altro modo, in mattoni. Era difficile
trovare l’uscita.
MATTEO
– ho visto un labirinto fatto di cespugli, io sapevo dov’era l’entrata e
l’uscita perché sono andato.
MATILDE
– si può fare anche col legno, lo dipingi fuori e fai il disegno.
ALICE
P. – alle giostre avevo visto un labirinto degli specchi.
ALICE
B. – sono andata col papà e ho visto robot fermi in gabbia che ridevano e
basta. E uno era impiccato.
SIMONE
M. – nel labirinto che ha detto lei ci sono delle porte, ma non ti fanno
uscire, puoi uscire quando hai finito tutto il labirinto.
MATTEO
– i labirinti si possono fare anche con i cespugli.
ALICE
P. – quando io non ero ancora nata, mia mamma era andata alle giostre e aveva
fatto il gioco del labirinto.
ANDREA
– nel labirinto che avevo visto, all’entrata c’era un signore che dava un
foglio: era il foglio che faceva vedere che alla fine c’era una X grossa, che
c’era il tesoro. E l’avevo vinto io!
ALICE
B. – all’entrata mi hanno fatto andare giù perché c’erano cose per i bambini e
all’uscita ci hanno dati dei pop-corn.
ALICE
P. – quando la mamma era andata nel labirinto mi aveva detto che ci aveva messo
tantissimo tempo per uscire.
MAESTRA
– perché?
ALICE
B. – perché c’erano dei muri in mezzo.
ALICE
P. – sì, mi ha detto anche che si schiantava sempre!
MAESTRA
– mi spiegate com’è fatto un labirinto?
MATTEO
– un labirinto è un verme.
ANDREA
– è anche un serpente.
MATILDE
– ci vuole una porta per entrare e una porta per uscire, qualcosa dentro al
verme che fa divertire i bambini e quando devono passare almeno passano in
mezzo ai cespugli.
Nel
laboratorio pomeridiano proviamo a costruire dei labirinti che ci possano
servire per la mostra e scopriamo che:
SI
POSSONO FARE LABIRINTI PICCOLI ….
LABIRINTI DISEGNATI
…
E LABIRINTI
“DETTATI” …
Un “maestro” guida
gli altri bambini a copiare il suo labirinto seguendo le indicazioni che elenca
mentre disegna il proprio (es. due passi in su, un passo verso la finestra, tre
in giù…)
ANDREA
– però il labirinto del maestro me era il più difficile!
Quest’ultimo
gioco è divertentissimo! Lo porteremo al laboratorio della mostra (dove avrà
successo anche con i bambini di 3^ elementare!)